Il Cammino di Bonaria

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La Sardegna in un cammino

Il Cammino di Bonaria attraversa tutta la Sardegna, da nord a sud, e collega la città di Olbia al capoluogo della regione Cagliari, attraverso 27 Comuni. Le pietre di sosta con la scritta Siste viator (fermati pellegrino), segnano le tappe principali e la prima, da cui si parte per il cammino, è presso la Basilica di san Simplicio, ad Olbia. Si tratta di un viaggio interiore che unisce la dimensione spirituale a quella umana e sociale ed ogni tappa è occasione di riflessione, di preghiera, ma anche di incontro e di scambio tra i pellegrini e le comunità locali. Il percorso, che ha un occhio privilegiato verso itinerari della fede, apre tuttavia lo sguardo oltre all’aspetto religioso e guarda anche al di là, nella direzione di valori quali l’amicizia e il dialogo. Il Cammino di Bonaria offre un’ulteriore opportunità al viaggiatore attento e curioso, per un’esperienza che contempla fatica e scoperta, che tiene lontana la frenesia e restituisce la bellezza di ritmi in sintonia con l’ambiente.

Da Olbia si raggiunge la località di Berchideddu e poi Padru, si fa tappa ad Alà dei Sardi prima di lasciare la Gallura e il Monte Acuto per sconfinare in Barbagia, nel nuorese, dove si sale per Monte Gonare e si fa visita al santuario di Nostra Signora di Gonare che, con i suoi 1100 metri di altitudine, è la chiesa più alta dell’isola, nei pressi di Sarule, prima di attraversare i sentieri del parco di Tepilora. Qui si fa tappa nei santuari dell’Annunziata a Bitti e di San Francesco a Lula con le caratteristiche cumbessias per i pellegrini. Si risale poi verso il Redentore, sul monte Ortobene a Nuoro e si fa tappa nella località di Orotelli. Si cammina in direzione Sedilo e si raggiungono i Comuni di Fordongianus, Usellus, Sini, fino alla bellissima zona della Giara. In seguito Sanluri e Assemini prima di giungere a Cagliari, sul colle di Bonaria dove si conclude il cammino, per fare omaggio alla patrona della Sardegna.

Un viaggio che parla di storie antiche e di forti tradizioni. Un’occasione unica e originale per vivere in profondità il sentimento di una comunità devota, in una cornice di straordinaria bellezza, avvolti in una natura selvaggia. Il cammino aiuta a vivere nella leggerezza dei suoni e dei colori di un territorio affascinante, dove lasciarsi catturare dai richiami culturali ed enogastronomici capaci di farsi ricordare nel tempo.

Nostra Signora di Gonare

La visita alla basilica di Nostra Signora di Gonare sorge a ridosso di un complesso montuoso dominato dalle tre cime calcaree di Gonare, Gonareddu e punta Lotzorai.

Sarà per questo ambiente estremo, o forse per la leggenda che avvolge questo luogo che racconta di un giudice di Torres salvato da una tempesta, che molti fedeli, ancora oggi, come un tempo, salgono al santuario per invocare la Vergine. 

Interamente scavata nella roccia, la salita, ripida e suggestiva e per alcuni tratti impervia, offre tappe di devozione, come su brazzolu (la culla), dove sarebbe stato deposto il bambino, e s’imbaradorgiu, un masso a forma di sedile con una piccola fossa dove la Vergine avrebbe poggiato la mano. 

Particolare anche l’appartenenza del santuario diviso tra la parrocchia di sant’Andrea di Orani e quella di san Michele Arcangelo di Sarule. Lo stesso vale per la proprietà delle cumbessias, le dimore per i fedeli durante le celebrazioni, le più antiche costruite accanto alla chiesa, mentre le successive più a valle.

Dal santuario, nelle giornate terse, si vede il mare che si stende oltre i monti. 

Celebrazioni

25 marzo: festa dell’Annunciazione.
Un pane votivo viene distribuito ai pellegrini.

Ultima domenica di maggio: ricorrenza dell’incoronazione.

8 settembre: ‘festa grande’.
Celebrata ad anni alterni dai rispettivi parroci di Orani e Sarule, è preceduta da un novenario accompagnato dai gosos (canti devozionali) e via crucis lungo i fianchi della montagna.

Il Cammino di Bonaria

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